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Il lessico teatrale

Cosa si dice dietro le quinte?

Il mondo dello spettacolo, in particolar modo quello del Teatro, incuriosisce parecchio. Fin dai tempi dell’Antica Grecia, con la diffusione della modalità espressiva del Teatro che, tramite il processo di contaminatio, ha preso presto piede, poi, anche tra i Romani, numerosi sono stati coloro che hanno “Vissuto di Arte”.

Espressioni come “Dietro le Quinte” o“Sipario” sono note anche tra i profani del settore ma sarebbe interessante addentrarsi in espressioni semantiche più inusuali, note, forse, solo ai “Mattatori”
Ecco alcune tra le più suggestive:

Boccadòpera:

Questa è la famosa “quarta parete”, l’ideale riquadro tra la sala e il palcoscenico che coincide con il raggio di azione del sipario.

Trionfo-Piena:

Espressioni usate quando uno spettacolo è andato oltre ogni aspettativa

Fare Forno:

Si dice quando un teatro risulta quasi vuoto di spettatori, un fallimento per impresari e attori

Trovarobe:

Il professionista incaricato di procurare oggetti di facile o impossibile reperibilità necessari alla messa in scena dello spettacolo.

Camerino Volante:

Si dice quando si ha necessità di effettuare un cambio d’abito in tempi strettissimi nelle immediate vicinanze del Palcoscenico.

Ribalta:

Una struttura che delimita la sala dal Palcoscenico che copre i diversi riflettori e apparati di illuminazione rendendoli invisibili al pubblico.

Fare porta:

L’azione di aprire le porte della Sala per permettere al pubblico di prendere posto.

Cantinelle:

Particolari supporti che calano dal soffitto del palcoscenico per poter supportare eventuali microfoni a mezz’aria.

Birignao:

Tendenza di alcuni attori ad esasperare l’attenzione alla dizione, spesso usato in accezione dispregiativa.

Su!, Giù!, Luce!, Buio!:

Ordini lapidari, impartiti dal regista in merito a luci o condizioni del sipario.

Buca:

Doppiofondo del palcoscenico, presente in alcuni teatri in cui prendono posto eventuali suggeritori.

Arrivare in Quarta:

Si dice dell’Attore caratterizzato da un’egregia capacità di modulare il tono vocale ed essere udito anche senza necessità di impianti audio.

Gelatine:

Fogli di una particolare plastica ignifuga che si applicano ai riflettori per dare al fascio luminoso diverse colorazioni.

Trabocchetto:

Simile alla buca, è una particolare botola presente in alcuni teatri che permette l’apparizione in scena di oggetti o attori, appunto, a trabocchetto.

Occhio di bue:

Un particolare tipo di riflettore mobile che proietta un fascio luminoso conico. Si usa spesso focalizzato su un solo attore, seguendolo nei suoi movimenti per la scena.

Rosario Patti

Sono Rosario e faccio tante cose. Adoro sognare, l'ironia, i libri, i pranzi di Natale ed essere autentico a 360°. Mi piace chiacchierare di Arte, di mete da esplorare e di musica. Amo la poesia e il dialogo con le persone che mi circondano.

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