Rinascere dalle fiamme
"Egli portava la sua felicità come una maschera e quella ragazza se n’era andata per il prato con la maschera che indossava e non c’era modo di andare a battere alla sua porta per riaverla"
Fahrenheit 451, un libro che mi ha tenuto compagnia durante la scorsa estate, lo portavo sempre con me in spiaggia, in piscina e anche quando uscivo la sera.
Inizialmente l’avevo comprato solo perché era “un compito per le vacanze estive” ma quando ho iniziato a leggerlo me ne sono innamorata. È un romanzo in cui potremmo rivederci anche un po’ tutti noi, soprattutto i giovani, che viviamo in un mondo dove i libri vengono messi spesso in un angolo a “prendere polvere”.
Fahrenheit 451 (conosciuto in Italia anche con il titolo Gli anni della fenice) è un romanzo di fantascienza del 1953, scritto da Ray Bradbury.
Ambientato in un imprecisato futuro posteriore al 1960, descrive una società in cui leggere o possedere libri è considerato un reato. Per contrastarlo, infatti, è stato istituito un apposito corpo di vigili del fuoco impegnato a bruciare ogni tipo di volume.
Il personaggio principale in questo racconto è Guy Montag, fa il pompiere in un mondo in cui ai pompieri non è richiesto di spegnere gli incendi, ma di accenderli: armati di lanciafiamme, fanno irruzione nelle case di coloro che conservano libri e li bruciano, perché questo dice e vuole la Legge. Nella vita privata Montag è sposato con Mildred, una donna apatica che passa le sue giornate davanti alle “pareti Tv”. Montag non è felice della sua vita, fra giganteschi schermi televisivi, una moglie che gli è del tutto indifferente e un lavoro di routine. Finché un giorno incontra una ragazza che non aveva mai visto prima e da lì inizia per lui una nuova vita, diversa, piena di luce. Fa spazio nella sua vita ad una curiosità sofferente nei confronti dei libri, che (dato che è un pompiere) dovrebbe distruggere.
Leggendo alcuni libri Montag accresce la sua consapevolezza e cambia progressivamente il proprio atteggiamento verso una società vuota fino a diventare prima un ribelle e poi una sorta di “custode del cultura”.
La misteriosa ragazza che ha cambiato la vita di Montag si chiama Clarisse, la sua giovanissima vicina di casa.
Un altro personaggio della storia è Beatty, capo dei pompieri, che conosce i libri meglio di quanto ci si aspetti; percepisce la confusione di Montag e cerca di aiutarlo. Troviamo anche Mildred, moglie del protagonista, vive una vita apatica e non condivide più niente con il marito che poi denuncia per l’illegale possesso di libri.
Personaggio molto importante, in ultimo, è Faber, un vecchio professore di letteratura, segretamente in possesso di libri, spiega a Monag la potenza dei libri e l’importanza della ricerca di significato dietro alle parole.
Bradbury ambienta il romanzo in un futuro non ben definito ma che presenta alcune caratteristiche degli anni cinquanta in cui il libro è stato scritto. Prevede la possibile evoluzione negativa di una società che privilegia la superficialità , dove la vittoria di questa superficialità è la distruzione di tutti i libri del mondo perché essi possono spingere a pensare e ad accrescere la propria consapevolezza.
Solo i “pazzi” entusiasti come Clarisse, la donna che preferisce bruciare con i suoi libri piuttosto che separarsene, mantengono vivo un modo di vedere il mondo differente e saranno proprio loro che illumineranno la strada di Guy.
Montag rappresenta quindi l’evoluzione che , secondo l’autore, serve per uscire dall’oscurità della vita moderna: mettersi continuamente in discussione.
Non è importante il contenuto dei libri, ma la loro funzione: aiutare l’uomo ad interrogarsi su se stesso, sulle proprie esperienze, sui propri sentimenti e sul proprio futuro.
Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare la sua parte, non fermandosi agli aspetti esteriori delle cose, dei comportamenti e degli avvenimenti, ma cercando di approfondire il più possibile, non facendosi ingannare da ciò che si vede .
La società presentata da Fahrenheit 451 ha alcune somiglianze con la società odierna; come ad esempio troviamo Mildred che non fa altro che stare incollata al televisore.
Come ci suggerisce Bradbury non dobbiamo far spegnere il pensiero critico o azzerare la nostra creatività.
In questo ci possono ovviamente aiutare i libri ma anche tutti gli strumenti del nuovo millennio che, se usati con coscienza, possono essere ottimi alleati per costruire una buona consapevolezza della realtà.
Quale sarà il finale?
Tocca a voi scoprirlo…
Buona lettura!